In merito ad un interpello, originariamente indirizzato alla direzione regionale dell’Emilia Romagna, l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcune utili risposte in tema di sismabonus (protocollo n. 954-1191/2017).
L’art. 16 del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi – dpr 917/86) prevede una detrazione Irpef/Ires delle spese sostenute per gli interventi di messa in sicurezza statica, in particolare di parti strutturali, delle abitazioni e degli immobili a destinazione produttiva situati nelle zone ad alta pericolosità sismica (zone 1, 2 e 3).
Ad oggi, in attesa che venga definita la legge di Bilancio 2018, il sismabonus è regolato dalla legge di Bilancio 2017 (legge 232/2016), che estende i vantaggi sino al 31 dicembre 2021.
In particolare si ha che il limite di spesa è pari a 96.000 euro; la detrazione deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo. La percentuale di detrazione è pari al:
- 50% per gli interventi antisismici eseguiti sulle parti strutturali che non conseguono miglioramenti nella classe sismica
- 70% se l’intervento riduce il rischio sismico di 1 classe
- 80% se l’intervento riduce il rischio sismico di 2 classi
Se l’intervento riguarda parti comuni condominiali, la percentuale di detrazione è aumentata sino al:
- 75% se l’intervento consente di ridurre il rischio sismico di 1 classe
- 85% se consente di ridurre il rischio sismico di 2 classi
Tra le spese detraibili per la realizzazione degli interventi finalizzati alla riduzione della classe di rischio sismico, sia su singoli immobili che su condomini, vengono incluse anche le spese sostenute per la classificazione e verifica sismica degli immobili.
Inoltre, è prevista l’applicabilità della detrazione Irpef del 50% per le ristrutturazioni edilizie, anche per gli interventi di messa in sicurezza antisismica sulle unità immobiliari a destinazione abitativa.
Le Entrate, nell’interpello in esame, oltre a fornire una ricostruzione sistematica della disciplina del sismabonus nella normativa vigente (senza considerare le eventuali modifiche e proroghe contenute nel ddl di Bilancio 2018), risponde all’istanza di un contribuente.