UN BUON LAVORO AI PRODUTTORI DI OLIO, NON DIMENTICATE LA QUALITA’

L’olio extravergine d’oliva è il simbolo della dieta mediterranea, nonché icona di un’alimentazione raffinata e frugale, segno tangibile di ricchezza, il succo si ottiene per frantumazione, gramolatura e spremitura delle olive, raccolte sane dalla pianta: solo se contiene meno dell’1% di acidità può essere indicato come extravergine.
Il made in Italy conferma il posto di onore a livello mondiale e il primato europeo per la qualità. A dirlo è la Coldiretti – sulla base delle stime dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) e del Consiglio oleicolo internazionale (Coi) – avvertendo sul “rischio evidente che olio straniero venga ‘spacciato’ come italiano”.
Cosa facciamo allora? Noi suggeriamo di lavorare sulla “qualità”, termine generale per quanto complesso, qualità intesa come architettura degli stabilimenti produttivi, strutture realizzate secondo normative edilizie ed igienico-sanitarie, macchine operative che soddisfano tutti i requisiti legislativi, organizzazione e procedure di lavoro, sicurezza dei lavoratori e dei visitatori.
Vero, oggi non è sufficiente avere una buona oliva e spremerla bene per ottenere un buon prodotto. Piuttosto occorre sistemare molti tasselli per raggiungere l’eccellenza.
Augurando un buon lavoro a tutti produttori di olio vi ricordiamo che la produzione dura solo qualche settimana ma la qualità ha bisogno di un lavoro continuativo durante l’anno.
Vi aspettiamo gratuitamente per un consulto.

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