Per legionella si intende un batterio aerobio definito gram-negativo di cui si conoscono molte specie tra cui la più pericolosa è la Legionella pneumophila. Il batterio prolifera negli ambienti acquatici naturali, risalendo poi a quelli artificiali come le tubature e gli impianti idrici dei centri abitati (serbatoi, piscine, fontane). Contrarre la legionellosi è, quindi, un rischio insito in diversi ambienti che, per questo motivo, necessitano di una corretta valutazione del rischio legionellosi e di misure preventive per impedire la proliferazione del batterio.
Oggi vige l’obbligo di procedere alla valutazione del rischio legato all’infezione da legionella con conseguente obbligo di elaborare il relativo documento ai fini dell’autocontrollo per le seguenti tipologie di attività:
- strutture turistico recettive (alberghi, hotel, pensioni, campeggi, residence, agriturismi, bed&breakfast , soggiorni di vacanza, affittacamere, navi da crociera etc.);
- strutture termali;
- strutture ad uso collettivo (piscine, impianti sportivi e ludici, palestre, centri commerciali, fiere, esposizioni, centri benessere, etc.);
- strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali.
Tale documento dovrà specificare la nomina di un responsabile, il metodo di gestione del rischio inclusa la valorizzazione della politica di prevenzione e l’applicazione delle misure di controllo; inoltre va eseguita la valutazione del rischio mediante l’analisi delle condizioni funzionamento dell’impianto idrosanitario per l’individuazione dei punti critici, gestire l’eventuale rischio derivante dall’impianto idrosanitario e creare misure correttive necessarie al ridurre al minimo il rischio evidenziato.
Dovrà inoltre essere istituito il “Registro degli interventi”, cioè il documento riassuntivo degli interventi di manutenzione ordinari e straordinari sugli impianti idrici e di climatizzazione. Dovranno essere eseguiti da laboratorio dei campionamenti per la ricerca ed il conteggio della legionella sui punti critici dell’impianto idrico e di climatizzazione identificati nel processo di valutazione dei rischi. Oltre ciò non va dimenticata la formazione ed informazione del personale coinvolto nel controllo e nella prevenzione della legionellosi.