In questi anni abbiamo lentamente cominciato ad identificare con le classi energetiche le abitazioni: le famose lettere A+, A, B, C, D, E, F, G si trovano ad esempio esposte nei cantieri in e negli annunci immobiliari. Da che cosa dipenda la migliore o peggiore classificazione?
Il punto di partenza è che una casa viene classificata in base al consumo di combustibile necessario in un anno per riscaldarne un metro cubo. La classe però dipende anche da due aspetti che tendono spesso a essere trascurati.
Il primo è quello geografico: l’Italia è un Paese lungo ed esteso, caratterizzato da situazioni ambientali molto differenti che, ovviamente, influenzano la classificazione energetica che è connessa alle esigenze di riscaldamento. Nelle aree climatiche meno fredde gli interventi necessari per raggiungere le classi energetiche più elevate risultano meno onerosi, date le temperature invernali più miti, che riducono la dispersione di calore e il fabbisogno energetico. Dunque, nelle aree peninsulare e insulare si può ottenere la classe energetica A con un isolamento moderato (infissi isolanti, cappotto). Al contrario, per raggiungere questo traguardo nelle regioni Alpine e Padane è necessario dotarsi di mura ben isolanti, infissi ad alte prestazioni e di un cappotto isolante termico, una soluzione che isola il soffitto. Il lato positivo per gli abitanti delle regioni del Nord è che gli investimenti nell’efficienza energetica hanno ritorni economici molto più rapidi rispetto a quelli delle altre parti d’Italia.
Il secondo punto è che, per limitare le spese e i consumi in riscaldamento, alcuni interventi sono più utili di altri. In particolare, il fattore che influisce maggiormente sul fabbisogno di calore necessario per riscaldare una casa, e dunque anche sulla classe energetica di appartenenza, è l’isolamento termico dell’immobile. Una casa dotata di un impianto di riscaldamento molto efficiente è destinata comunque a spese elevate se non è ben isolata, mentre una abitazione ben coibentata può raggiungere la “classe A” anche con una caldaia meno performante.
Ma come capire allora a quale classe appartiene la tua abitazione? E come possiamo muoverci per incrementarne l’efficienza termica? E quale soluzione progettuale potrebbe equilibrare il tempo di ritorno dell’investimento con il miglioramento dell’efficienza energetica?
Spesso le domande sono molte e il rischio è quello di “investire” senza “sapere”, travolti dalle infinite pubblicità sui prodotti per l’edilizia e dai molteplici discorsi a spot. Chiamaci per un consulto gratuito, i nostri tecnici lavoreranno per raggiungere insieme gli obiettivi energetici che si desiderano.