SEGGIOLINI SALVA-BEBE’, ORA E’ LEGGE

Dopo l’approvazione all’unanimità al Senato il ddl recante l’introduzione dell’obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli chiusi è legge, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il testo interviene modificando l’art. 172 del Codice della Strada (Uso delle cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta per bambini) stabilendo un apposito obbligo nei confronti di conducenti dei veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3 immatricolati in Italia, o immatricolati all’estero e condotti da residenti in Italia.
Le prescrizioni, in vigore dal 2019, prevedono che laddove siano trasportati bambini di età inferiore a quattro anni assicurati al sedile con i sistema di ritenuta, questi avranno l’obbligo di utilizzare un apposito dispositivo di allarme volto a prevenire l’abbandono del bambino.
Sarà affidata a un apposito decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, da emanare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, la disciplina delle specifiche tecnico-costruttive e funzionali dei c.d. seggiolini salvavita.
Attenzione però, la norma non obbliga a fornirsi di nuovi seggiolini già dotati dalla fabbrica di dispositivi antiabbandono, ma obbliga ad abbinare un allarme al seggiolino di cui siamo in possesso.
Già il mercato offre svariate opzioni per far fronte al fenomeno: seggiolini con sensori incorporati, capaci di emettere allarmi sonori e visivi, di inviare messaggi sullo smartphone via app segnalando la presenza dei piccoli; braccialetti digitali per il conducente che ricordano con scritte luminose che in auto c’è un bambino.
Si prevede sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 80 euro a 323 euro; ancora, ove il conducente incorra, in un periodo di due anni, in una delle violazioni per almeno due volte, all’ultima infrazione conseguirà la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da quindici giorni a due mesi.
Potrebbero essere consentite delle agevolazioni per venire incontro e agevolare coloro che dovranno affrontare i costi dell’acquisto dei dispositivi antiabbandono (presumibilmente da 150 ai 350 euro).

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